Femminismo dei dati

  • Durata: 1 h
  • Livello: Base
  • Anche in versione podcast

Skill che acquisirai

  • Inclusione e rispetto delle diversità
  • Competenze pratiche per il lavoro
  • Comunicazione

5 lezioni (1 h)

Corso fruibile da ogni device in formato video e podcast

Certificato di completamento

Cosa imparerai

Grazie a questo corso potrai:

  • disaggregare i dati per sesso e genere
  • conoscere il vocabolario minimo del femminismo dei dati
  • evitare la cecità di genere
  • costruire azioni di advocacy a partire dai dati

Descrizione del corso

Il femminismo dei dati è un approccio intersezionale, nato negli Stati Uniti e approdato recentemente in Italia, che rivoluziona la scienza dei dati applicata a tutti i settori, perché interroga i dati e li disaggrega rispetto alle variabili di sesso e genere.

Ripercorreremo le tappe del percorso fatto finora dal femminismo dei dati, a partire dalla prima pubblicazione sul tema, curata da Catherine D’Ignazio del MIT, direttrice del primo Data + Feminism Lab, e scopriremo che in Italia la sensibilità nasce ancor prima e assume altre forme. Vedremo infatti come L’ISTAT ha tentato di superare la cecità di genere che ha caratterizzato la storia della tecnologia fino agli anni ’80.

Imparerai a interrogare i dati attraverso diverse lenti e capirai come portare a valore la diversità e l’equità anche nei dati, per evitare ogni tipo di discriminazione o cecità statistica o algoritmica.

Docente

Valentina Bazzarin è ricercatrice indipendente, docente di Psicologia Cognitiva nel programma USAC, formatrice e consulente etica per diverse imprese, fondazioni, enti non governativi, associazioni e pubbliche amministrazioni. Alla fine del 2020 ha co-fondato Period Think Tank, associazione che si occupa di valutazione di impatto di genere delle politiche pubbliche e femminismo dei dati.

Obiettivi

I primi episodi seguono le tappe del percorso fatto finora dal femminismo dei dati a partire dalla prima pubblicazione sul tema, curata dalla direttrice del primo Data + Feminism Lab, Catherine D’Ignazio. La docente spiega poi come in Italia la sensibilità sul tema sia nata prima e abbia assunto altre forme: il precursore è stato l’ISTAT che ha tentato di superare la cecità di genere, insita nella storia della tecnologia fino agli anni ’80.

La seconda parte del corso invece è finalizzata a interrogare i dati attraverso diverse lenti, per portare a valore la diversità e l’equità anche nei dati e per evitare ogni tipo di discriminazione o cecità statistica o algoritmica.

A chi è rivolto il corso

Questo corso fa per te se:

  • sei un/un’attivista e vuoi costruire azioni di advocacy a partire dai dati
  • ti occupi di politica o di management e ti interessa la diversità
  • ti appassionano o studi statistica, data science, economia, sociologia, antropologia

Programma del corso

Femminismo dei dati

5 lezioni – 59 minuti
  • Femminismo dei dati: introduzione

    02:55

  • Femminismo e intersezionalità
  • La cecità di genere statistica

    16:52

  • Le politiche di genere

    12:19

  • Femminismo dei dati: conclusioni

    15:51