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Introduzione alle scelte

«Ho le mie buone ragioni»: scegliere e diventare sé stessi Introduzione alle scelte
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bentrovati sono Roberto Mortacci,
Insegno Filosofia morale All'università Vita-salute
San Raffaele alla facoltà di Filosofia
Quest'oggi.
Vi parlerò di una introduzione alle scelte, in particolare alle scelte morali.
Che cosa significa scegliere?
Scegliere significa determinarsi ad agire in un certo modo,
determinarsi a pensare in un certo modo, determinarsi
a volere qualcosa che per noi è importante
nella vita ci sono decisioni minute
e decisioni robuste.
Le decisioni minute sono quelle che entrano nella nota, la nostra vita quotidiana
e che noi facciamo facilmente quotidianamente,
che diventano addirittura abitudinarie.
Sono scelte a cui non pensiamo più.
A un certo punto diventano il nostro modo di vivere, il nostro modo di essere.
Le scelte robuste sono quelle che capitano
molte volte nella vita, più di quanto vorremmo pensare
e che determinano il seguito della nostra vita, determinano la nostra identità,
definiscono chi siamo, definiscono
il modo in cui ci presentiamo agli altri e soprattutto a noi stessi.
Ora noi guarderemo alle scelte dal punto di vista della filosofia.
La filosofia morale, in particolare,
ha dedicato al tema della scelta una lunga tradizione di pensiero,
fra cui il primo diciamo ad aver approfondito
il tema della scelta in maniera analitica,
profonda e creando un modello della scelta che è rimasto
nei secoli.
Molto influente è stato Aristotele.
Aristotele
Nell'etica Nicomachea
è
analizza nel terzo libro
proprio il passaggio che va dalla semplice inclinazione alla volontà,
alla deliberazione
e poi alla scelta.
Ora
Aristotele straccia uno schema che grosso modo si può replicare in questa
in questa sequenza
noi abbiamo delle inclinazioni.
Queste inclinazioni ci orientano verso gli oggetti che riguardano la nostra vita,
per i quali proviamo desiderio, attrazione o per i quali proviamo repulsione.
Noi ci rivolgiamo a questi oggetti e riflessiva mente.
Il nostro desiderio diventa volontà,
diventa
una consapevole ricerca di quello oggetto o una consapevole fuga da quel pericolo.
A seguire
Aristotele con un'analisi che è molto importante
dice noi quando vogliamo attiviamo anche una
successiva riflessione, una riflessione
che si basa sul contrasto fra le ragioni, sul confronto fra ragioni diverse.
Queste ragioni diverse sono le ragioni pro e
le ragioni contro la scelta che stiamo per prendere
e avviene nel nostro animo dice Aristotele come una discussione,
una discussione fra diversi esponenti,
diversi
oratori che incarnano le ragioni pro e
le ragioni contro come avviene esattamente nell'assemblea.
E infatti, non a caso la parola deliberazione in greco Boullée
è la stessa parola che indica anche l'assemblea di coloro che decidono per la città.
A seguire di questa deliberazione, di questo confronto fra.
Fra le ragioni di questa analisi, fra delle ragioni che hanno
queste ragioni,
hanno pesi diversi e intervengono in
maniera diversa all'interno del nostro animo.
Alla conclusione di questo ragionamento noi prendiamo
una decisione noi diamo peso e accettiamo
le ragioni che ci sembrano più forti
e
facciamo quella che Aristotele chiama Roe races
l'azione di afferrare per primo qualcosa
il primo muoversi verso l'agire verso la realtà.
Questo è quello che avviene
noi ci devi
ad agire.
Il processo della determinazione verso l'azione è gestito attraverso le ragioni
e le ragioni dovrebbero essere
e spesso sono, ma non sempre,
quelle cause determinanti che ci fanno
agire secondo scelte ponderate e razionali che poi hanno effetto nel mondo.
Ora
noi ci chiederemo in che senso si può
prendere delle buone scelte?
Ho delle cattive scelte e ci chiederemo qual è il
rapporto fra le nostre scelte e la nostra identità?
Quali sono i moventi che ci spingono
verso l'azione verso la presa di alcune scelte?
E infine cercheremo di mettere un po' insieme
gli elementi che la tradizione filosofica ci fornisce
proprio per comprendere che cosa significa scegliere

Prima d’iniziare, scopriamo insieme gli obiettivi della lezione e conosciamo meglio Roberto Mordacci, Preside della Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele.

 

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