Pubblicato il
10 maggio 2024
Conoscere e affrontare un tumore della mammella oggi vuol dire entrare in contatto con un grande numero di informazioni e storie, amplificate dalle frequenti iniziative di sensibilizzazione e dalle potenzialità del digitale.
Il tumore al seno rappresenta, infatti, una delle principali sfide per la salute femminile in tutto il mondo, con milioni di donne colpite ogni anno. I tassi di mortalità, però, sono progressivamente in diminuzione, grazie anche al continuo accesso a iniziative e azioni di prevenzione primaria e secondaria, che permettono a moltissime pazienti di ricevere una diagnosi precoce. Riceverla, infatti, in uno stadio iniziale aiuta ogni persona ad affrontare con tempestività la malattia e le cure, un elemento da non sottovalutare e che gioca spesso a favore dei pazienti in un percorso di guarigione.
Circa una donna su otto nella sua vita si ammala di tumore alla mammella e sono oltre 1,6 milioni i casi di nuove diagnosi che vengono comunicate ai pazienti ogni anno nel mondo.
Prima di entrare, però, nel dettaglio di questi numeri, è bene specificare che il tumore alla mammella è una malattia che colpisce maggiormente le donne, ma non solo queste. Infatti, anche gli uomini possono sviluppare questa forma di tumore, e in particolare si calcola che all’incirca 1 paziente su 100 casi di tumore alla mammella sia un uomo.
In generale, però, il tumore al seno resta ancora ad oggi la principale causa oncologica di mortalità femminile al mondo. Per questo, molte campagne di sensibilizzazione puntano specificatamente sul target di donne, di tutte le età, che a differenza degli uomini sono maggiormente vittime della malattia.
Guardando nel dettaglio i dati dell’incidenza del tumore al seno in Italia, è stato confermato che nel 2023 sono state stimate circa 55.900 nuove diagnosi nelle donne del paese e che la sopravvivenza netta a cinque anni dalla diagnosi è stata registrata per l’88%. Al 2023, infatti, erano 834.200 le donne viventi in Italia dopo una diagnosi di tumore della mammella.
Un report in cui si può approfondire il tema di queste ricerche è sicuramente “I numeri del cancro in Italia 2023”, documento curato dall’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) e dall’Associazione italiana di oncologia medica (AOIM), una ricerca promossa anche dal Ministero della Salute e in cui è possibile trovare numerose statistiche.
Quando si parla di tumore al seno i numeri, i dati, rischiano spesso di mettere in secondo piano le vite delle pazienti che ricevono una diagnosi, così come le loro storie ed emozioni. È importante, per questo, favorire iniziative, occasioni e ambienti di condivisione e divulgazione in cui la testimonianza di una singola donna può avere molto più effetto della lettura di tanti numeri.
Le storie delle donne che hanno vissuto la malattia e che sono guarite, come quelle di chi non è riuscita a vincere il tumore, sono occasioni preziose da portare all’attenzione di tutti, poiché il coraggio e la determinazione si sono sempre rivelati contagiosi in queste lotte comuni.
Per questo, appuntamenti come la RACE FOR THE CURE di Komen Italia permettono a tutte le donne che hanno affrontato una difficoltà come quella del tumore al seno, di guardarsi, riconoscersi e rispecchiarsi l’una con l’altra, aiutando tutte a non sentirsi sole.
D’altronde, oggi, in un mondo sempre più interconnesso, i social ci permettono già di condividere storie che riescono ogni giorno a sensibilizzare la popolazione, spronando moltissime donne e ragazze a iniziare un percorso di prevenzione, la prima arma a nostra disposizione contro la malattia. In Italia, in particolare, ci sono diverse realtà che condividono storie e consigli su buone pratiche anche attraverso i social. Tra queste Komen Italia e Fondazione AIRC, due nomi autorevoli per una corretta informazione sulle forme tumorali e la ricerca scientifica, realtà che promuovono campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca, ma anche la divulgazione di storie di singole donne, come la storia di Martina Rodini, influencer e imprenditrice, che aiutano tramite le potenzialità del digitale a trasmettere speranza.
Condividere la missione della prevenzione dei tumori, come quello al seno, significa oggi contribuire alla loro divulgazione, promuovendo un incontro facilitato con la corretta informazione scientifica e un coinvolgimento di tutte e tutti in iniziative che supportano la ricerca e l’accesso diretto allo screening.
In questo contesto, progetti come Edulia dal Sapere Treccani e Komen Italia insieme per la prevenzione rivestono un'importanza fondamentale nella sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno. Attraverso pillole video divulgative condotte da esperti, il progetto fornisce gratuitamente informazioni chiare e accessibili sulla prevenzione senologica e sull'importanza della diagnosi precoce attraverso uno strumento efficace per comunicare con tutte le generazioni.
Progetti innovativi come questo, infatti, così come eventi e iniziative come la RACE FOR THE CURE e la Carovana della prevenzione di Komen Italia, giocano un ruolo cruciale per aiutare le donne ad aver cura di sé e a proteggere la propria salute senologica, ma possono essere soprattutto uno strumento utile per tutti per contribuire a una missione comune in favore della ricerca e del progresso scientifico.