Pubblicato il
5 luglio 2024
Contro il logorio della vita moderna: così recitava un vecchio spot ormai divenuto culto dell’arte pubblicitaria. Un uomo seduto ad un tavolino di un bar in centro a Milano, circondato da gente trafelata e auto in corsa, a sorseggiare un bicchiere di amaro ghiacciato. Un’immagine evocativa che fa riflettere sull’importanza di fermarsi, anche solo pochi minuti per schiarire le idee e rimettere in ordine i pensieri. Lo stress può essere una risposta fisica e mentale diretta a questo disordine e alle situazioni difficili che ci troviamo a fronteggiare ogni giorno, in piccola o grande misura. Secondo il vocabolario Treccani, lo stress, nel linguaggio medico è «la risposta funzionale con cui l’organismo reagisce a uno stimolo più o meno violento di qualsiasi natura». Nonostante l’involontarietà di questa reazione, esistono tecniche e metodi per controllare la negatività e il nervosismo che possono influenzare la nostra persona, che sia in una giornata lavorativa, nel traffico, in un incontro formale o nelle discussioni familiari.
Quando parliamo di gestione dello stress, parliamo di qualcosa che è profondamente personale. La percezione di un evento e il modo in cui lo interpretiamo condizionano sia i nostri sentimenti che i nostri comportamenti. Per fronteggiare una situazione di stress, è essenziale comprendere come funziona la nostra mente. Il fenomeno più importante da considerare è il mind wandering, ovvero il vagare continuo della mente, comunemente detto overthinking, che crea un incessante rumore di fondo con cui conviviamo e che si amplifica nelle situazioni di agitazione. Qui la pratica della mindfulness ci viene in aiuto: è una forma di consapevolezza, uno stato mentale che consiste nel prestare attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante. Allenandoci a essere consapevoli del qui e ora, possiamo migliorare la nostra capacità di vivere il presente e ridurre lo stress. La mindfulness non è una tecnica di rilassamento o una pratica religiosa: si basa su un approccio laico, sviluppato da Jon Kabat-Zinn, biologo e scrittore statunitense, che ha creato un programma di otto settimane per la riduzione dello stress, ora ampiamente utilizzato per aiutare le persone a gestire meglio lo stress e migliorare la loro qualità della vita. La pratica richiede tempo, costanza e disciplina, ma porta a una maggiore connessione con il presente, riducendo la reattività e cambiando il modo di percepire la realtà.
Insieme alla consapevolezza del qui e ora della mindfulness, che riguarda il nostro approccio con fattori esterni, è importante coltivare un senso di comprensione e gentilezza dedicato a noi stessi attraverso la pratica della mindful-self compassion. Oltre alla presa di coscienza delle proprie difficoltà, grazie a questa abilità riuscirai a mostrare supporto e compassione verso te stesso, come quando si aiuta un amico in difficoltà, e capirai che nell’essere umano la perfezione non esiste. Perdonarsi per gli errori commessi e riconoscere la propria vulnerabilità è il primo step per accettarsi e per ridurre ansia e stress attraverso azioni di cura di sé che migliorano il benessere generale.
Per scoprire i segreti e le caratteristiche delle tecniche della mindfulness e della mindful-self compassion, sulla piattaforma di Edulia Masterclass puoi trovare il corso Gestire lo stress con la mindfulness e la self-compassion, tenuto da Paola Bortini e Rosa Bruni, insegnanti e formatrici.
Un altro campo interessante da considerare per imparare a gestire lo stress è quello della psicologia positiva, una disciplina che ha preso forma negli anni '90 negli Stati Uniti e che si propone di esplorare e potenziare i punti di forza dell'individuo per migliorare il benessere generale. A differenza delle due tecniche mindful, la psicologia positiva parte dalla ricerca di risorse positive che già possediamo dentro di noi per migliorare il nostro approccio alle varie situazioni che ci troviamo a fronteggiare quotidianamente.Secondo Carol Ryff, psicologa e docente della University of Wisconsin-Madison, ci sono sei dimensioni fondamentali per sviluppare il proprio benessere psicologico:
Per imparare a focalizzare le energie su questi fattori è utile anche capire quali sono gli atteggiamenti nocivi che non permettono di raggiungere questi obiettivi. E’ importante quindi trovare il modo di adattare il mindset, cioè l’atteggiamento mentale che tendiamo ad assumere di fronte alle situazioni. Il punto è che non sempre possiamo cambiare le situazioni, ma possiamo cambiare la nostra reazione ad esse. Attraverso un mindset orientato alla crescita, quindi flessibile, possiamo vedere le cose da diverse prospettive, scegliendo quella più utile e funzionale per noi. Non è quindi necessario cambiare la realtà esterna, ma modificare il tuo mindset può avere un impatto profondo sulla tua salute fisica e mentale. Concentrare l'attenzione sulle risorse positive e adottare un mindset orientato alla crescita ti permetterà di affrontare le sfide con una nuova consapevolezza e una maggiore serenità.
Se vuoi approfondire il tema della psicologia positiva, sulla piattaforma di Edulia Masterclass troverai il corso Cambia il tuo mindset con la psicologia positiva, tenuto da Laura Zucchini, psicologa per il benessere e divulgatrice di psicologia positiva.
E’ disponibile sulla piattaforma per gli abbonati anche il percorso Crescere e migliorarsi, pensato per professionisti interessati alla crescita personale: un insieme di lezioni, per un totale di 12 ore, dedicate alla conoscenza e all’ascolto di sé con soluzioni alternative del tutto personali per affrontare la quotidianità.